I miei articoli
Sono alla costante ricerca di nuove sfide
Sono affascinata dalla capacità persuasiva della parola ,che è in grado di raggiungere scopi che vanno ben oltre le semplici circostanze oggettive. La parola è un’arte che ha radici molto antiche. Sin dai tempi del liceo sono sempre stata appassionata dai Sofisti e dalla loro capacità di rendere giusto il discorso ingiusto, dalla loro abilità non di raccontare semplici fatti, ma di narrare una storia, la storia migliore.
Va da sè, che riconosco e non giustifico la loro validità morale, tuttavia, traggo da essi un grande insegnamento: quest’ultimi ritenevano che la verità è soggettiva e relativa, e che quindi non esistono verità assolute, eterne ed immutabili. Ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che è bene e ciò che è male, ciò che permesso e ciò che è vietato, viene determinato o stabilito dagli individui di volta in volta. E che quindi l’argomentare retorico diviene neutro rispetto al concetto stesso di verità, lasciando quest’ultima nelle mani di ciò che si riesce ad affermare come tale. In quest’ordine d’idee, ciò che i Sofisti insegnano è come rendere la tua “δόξα” (opinione) verità. Il tutto è un’abilità inestricabilmente legata all’arte della persuasione e all’arma del consenso, ma che dietro nasconde la semplice sfida del saper cambiare prospettiva, e ciò si lega al concetto di essere straordinario.